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martedì 29 novembre 2011

Il candelabro di S.Paolo fuori le mura oltre ad essere tra i più antichi di Roma ha anche la particolarità della sua funzione che è liturgica,infatti ogni sabato santo viene acceso il cero in segno di attesa della resurrezione di Cristo.
Opera del Vassalletto ,costruito nel XII secolo,il candelabro presenta iconografie tratte dalla passione di Cristo (a parte la zona basamentale con figure femminili e sfingi)che ne fanno un repertorio inedito nella storia dei candelabri.Visibile una certa apertura della scultura romana verso l'elemento gotico.

giovedì 24 novembre 2011

Area sacra nel cuore di Roma




Questa è la ricostruzione dei templi di cui oggi rimangono i basamenti a Largo di Torre Argentina.
Si tratta di quattro templi repubblicani,il più antico dei quali datato tra il  V e III sec. A.C. e denominato TEMPIO C ,era un tempio periptero senza posticum,dedicato a Feronia un'antica divinità italica.

In ordine cronologico abbiamo il TEMPIO A (metà III sec. A.C.) la cui attribuzione sarebbe ancora incerta tra Giunone o Giuturna,comunque si tratta di un periptero canonico.

Passiamo al TEMPIO D (inizio II sec. A.C.) e si identifica con i Lari Permarini.

Il TEMPIO B,quello più giovane si fa per dire (fine II sec. A.C.) fondato da Lutazio Catulo e Mario a seguito della vittoria sui Cimbri e detto "tempio della fortuna del giorno presente".L'unico a pianta circolare su podio e colonne corinzie.

Ad ovest dei templi c'era la curia di Pompeo,ovvero il luogo in cui avevano luogo le sedute del senato,(almeno fin quando venne costruita la curia Iulia nel foro) e luogo ancor più noto per il brutale assasinio di Giulio Cesare alle idi di Marzo,proprio in questa Curia costruita dal suo  triumviro e poi illustre nemico,Pompeo.
Per ironia della sorte,Cesare fu assasinato proprio nell'edificio di costruzione del suo più celebre nemico che qui sembrava far risuonare l'eco della sua vendetta contro l'uomo che  quattro anni prima lo aveva sconfitto nella  battaglia di Farsalo.
Quando il  caso ha un'ironia più grande di qualunque volontà umana. 

mercoledì 23 novembre 2011

Taglio tagliente!!!

Oggi taglio di capelli e di rami secchi!!!

venerdì 18 novembre 2011

I SeGrEti Di LeOnArDo

Tra sospetti divenuti sempre più certezze,sembrerebbe che Leonardo dietro ai suoi quadri,non celasse soltanto i segreti delle varie aggregazioni religiose più o meno accertate della sua epoca che hanno ispirato la fantasia di fortunati scrittori contemporanei,ma nascondesse verità che vanno ben oltre l'ambiguità sessuale dei soggetti o le duplici interpretazioni dei sorrisi mistici delle sue madonne.A fronte di una chiesa spietata,che in quel momento reprimeva a qualunque costo le manifestazioni di pensiero che andassero contro i dettami dell'inquisizione,Leonardo escogitò un metodo abbastanza sicuro per comunicare non solo ai suoi contemporanei,ma soprattutto a noi ciò che in quel momento era in mano alla scienza,ovvero aveva nascosto i reali messaggi dietro gli angoli dei paesaggi,o i capelli di un Battista o un semplice gesto,le ammonizioni ad una umanità sempre più inconsapevole e menefreghista  nei confronti della natura.Dalla lettura dei suoi scritti sappiamo che Leonardo era un visionario ossessionato dall'idea che le catastrofi naturali avrebbero portato all'estinzione del genere umano,conosceva gli effetti climatici e le conseguenze del riscaldamento globale,aveva predetto alluvioni,frane e smottamenti della terra secoli prima che tutto ciò avvenisse.Leonardo studiava la natura attraverso la sua osservazione e da ciò riusciva a ricavare i calcoli delle conseguenze che di lì a poco sarebbero arrivate.Così tra i capelli del Battista si nasconde il vortice della tempesta e dietro l'indice alzato la direzione dell'unica via di salvezza per l'umanità.L'uomo costruisce,disbosca,taglia e mette cemento dove c'erano fiumi,torrenti provocando danni irreparabili:la natura risponderà a queste "inavasioni di campo",lo sta già facendo e se l'uomo non rispetterà le regole naturali è destinato all'estinzione.Questo il messaggio del maestro che più di cinquecento anni fa trovò le leggi fisiche che avrebbero permesso ai nostri aerei di decollare.

sabato 12 novembre 2011

l'incubo

Tra le opere più celebri di Fussli è senza dubbio "incubo".Pittore visionario che insieme a Blake si è defilato dalla poetica romantica dell'eroe che tanto andava di moda in quegli anni in Inghilterra,per dare ampio spazio ad una produzione mistica del tutto originale che ancora oggi rimane fortemente impressa nelle nostre menti.A parte l'impatto scenico di questo quadro,che da più l'idea di vedere i personaggi sopra un palco piuttosto che attaccati ad una parete,devo dire che più delle pose mi tocca il contrasto dato dallo sfondo nero e la scintillante veste bianca della donna che è riuscito a creare il pittore.Da notare la reminiscenza caravaggesca data dalla tenda rossa da cui sembra uscire l'allucinante cavallo.
Questo genere di quadri suscitano sempre reazioni forti e del tutto diverse:repulsione,curiosità,stupore,ammirazione,fascino,
inquietudine...nel mio caso è stata più una sensazione di comprensione cioè ,ho sentito di comprendere qualcosa nel quadro (senza capire cosa all'inizio)come se in quella scena ci fosse qualcosa che riuscivo ad afferrare,ma non a spiegare...in fondo chi non viene ucciso ogni volta dai propri demoni?






giovedì 3 novembre 2011

se non ci fosse stato Lutero...

E se Lutero non avesse sferrato il suo attacco alla chiesa a suon di carta ugolatrice con le sue "Tesi di Wittemberg" e la chiesa non avesse reagito con le sue regole iconografiche e architettoniche,oggi non avremmo la chiesa del Gesù di cui qui la pianta.
Questo è un momento in cui chi l'arte la fa o la commissiona,deve seguire delle regole precise pena, l'accusa di eresia,seguita da processo che nel più dei casi tendeva alla pena di morte.
Se da parte sua Lutero respingeva la venerazione delle immagini della Madonna e santi,dall'altro il Papa si procura i migliori artisti in campo per l'esaltazione della sacra famiglia (compresa di santi e non solo).
Al Vignola il compito di progettare la chiesa sotto rigide disposizioni del cardinale Alessandro Farnese,nulla venne lasciato al caso cercando l'effetto sorpresa con la scelta di un'unica navata,che migliorava l'acustica :i fedeli non avrebbero perso la vibrazione delle parole del predicatore.Venne curata anche l'illuminazione e create cappelle laterali per la raccolta del fedele,ma cosa ancor più singolare,il trensetto è quasi inesistente per dare più omogeneità allo spazio.Entrare in questa chiesa senza conoscere questi "retroscena" può dare la sensazione di trovarsi in una semplice chiesa in cui pregare,ma pensare che tutto fu studiato per opporsi al crescere di un disagio di una miscredenza nei confronti di una istituzione che perdeva credibiltà mi fa chiedere se sia davvero rassicurante pregare in una chiesa "moderna"  dall'enorme cupola che avvolge la mia testa e i miei pensieri...